Il progetto, portato avanti dal Comitato Italiano di Reinserimento Sociale, è stato avviato il 30 marzo e ha lo scopo di tutelare tutte le donne, sole o con figli, vittime di violenza anche (e soprattutto) durante il periodo di emergenza Covid-19.
Neanche durante l’emergenza coronavirus sembra fermarsi la violenza sulle donne. Per questo il 30 marzo (con fine il 30 dicembre) è stato avviato da parte del Comitato Italiano di reinserimento sociale (CIRS) il progetto “Senza paura”. L’iniziativa è rivolta a donne sole, con figli minori, o diversamente abili, vittime di violenza o in condizioni di disagio, che sono residenti o domiciliate a Messina, e che a causa dell’emergenza covid-19 subiscono maggiormente violenza di genere.
Il progetto “Senza paura” propone la disponibilità diretta e indiretta dei locali rifugio ad indirizzo segreto per 10 posti letto, e di ulteriori posti già reperiti nel territorio cittadino presso privati; tutto nel rispetto delle disposizioni in materia di distanziamento sociale.
Al termine del periodo di eventuale quarantena (20 giorni) la donna verrà inserita in una struttura del CIRS, come Casa Maria, o in altri locali, sempre in base alla disponibilità dell’ente per l’avvio o proseguimento di un percorso di resilienza ed autodeterminazione.
Il progetto propone inoltre di creare una rete di interazione territoriale tra istituzioni pubbliche, private, realtà associative, privati cittadini, che cooperino al buon esito della iniziativa.