Il Premio Adolfo Celi del Cirs: cinema, cultura e solidarietà

Un palco fatto di musica, colori, cinema in grado di far riflettere. Così si è chiusa la V edizione del Premio Celi, l’evento promosso e organizzato dal C.I.R.S con il patrocinio del Comune di Messina, dell’assessorato regionale al Turismo Sport e Spettacolo, dell’assessorato regionale ai Beni culturali e dell’Identità siciliana, dell’Università di Messina, del Nuovo Imaie, dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, del Museo Regionale Accascina di Messina e con la partnership del Cesv Messina ETS.

Il ricavato dell’iniziativa, interamente rendicontato, sarà devoluto ai progetti di Formazione e Inserimento Lavorativo delle donne ospiti del Cirs.

Ieri sera l’arena Cicciò è tornata a risplendere ospitando la serata di gala, momento clou di una tre giorni che ha visto protagonista l’intera città all’insegna della cultura e della solidarietà. Lo show condotto dai giornalisti Marika Micalizzi e Fabio Mazzeo e ideato dal direttore artistico Christian Bisceglia, ha regalato tante sorprese ed emozioni, entusiasmando il pubblico presente. Lo spettacolo si è aperto tra gli applausi rivolti ai due trailer che hanno ripercorso la strada fatta fin qui da questo evento unico nel suo genere perché in grado di unire l’arte con il sociale lanciando un messaggio di solidarietà sempre più forte. Un fine ribadito dalla presidente del Cirs, Maria Celeste Celi, che ha salutato il pubblico sottolineando con forza l’impegno contro ogni tipo di violenza e prevaricazione. “Il volto più bello di Messina, tutti uniti per aiutare chi soffre e fare rete, ognuno con le proprie competenze e possibilità. Il Cirs è questo e non posso che rinnovare l’invito a sostenerci anche attraverso la nostra raccolta fondi per garantire una futuro nella società alle ragazze che ospitiamo”.

Un Premio che ha messo al centro la “messinesità”, interamente dedicato al grande Adolfo Celi ricordato sul palco dai figli Alexandra e Leonardo anche quest’anno protagonisti. Insieme a loro sul palco l’attore e regista Messinese Giampiero Cicciò, che ha letto una toccante poesia scritta da Vittorio Gassmann per Adolfo Celi.

Tutti i premiati

E a proposito di Messina, la premiazione non poteva cominciare con chi ha saputo dare lustro alla città coniugando cinema e opera lirica. Il primo riconoscimento, è andato infatti a Ninni Panzera, per più di 35 anni anima di Taormina Arte, ma anche ideatore negli anni 90 del Messina Film Fest.

Dal cinema all’arte fatta di immagini e colori. Il secondo premio Adolfo Celi è andato a un altro messinese che è riuscito a far parlare di sé ben oltre i confini dello Stretto. Sul palco è salito il fumettista e illustratore Lelio Bonaccorso, le cui opere trovano riconoscimenti in tutto in mondo, conquistando le più grandi aziende editoriali.

Dalla matita alla tv, dalla fantasia alla storia. Il terzo premio è andato ad Amedeo Gullà, promettente attore protagonista nel piccolo schermo con la serie tv “Mameli”. Gullà ha vestito i panni di Nino Bixio, una figura affascinante quanto controversa.

Poi spazio alla musica e all’intrattenimento grazie all’esibizione della prestigiosa Accademia il Sistina sede di Messina, diretta da Massimo Romeo Piparo e punto di riferimento per tutto il sud Italia. A raccogliere gli applausi e il meritato premio i direttori Artistici Paride Acacia e Sarah Lanza

Riaccese le luci sul palco, ancora Messina e le sue eccellenze protagoniste. Premiato anche lo stilista Fausto Puglisi, direttore creativo di Cavalli, che oggi ha raggiunto il tetto del mondo con la sua arte e tante star internazionali non possono fare a meno del suo stile. Sul palco Puglisi si è detto pronto a investire per rendere ancora più importante Messina, l’idea condivisa con il sindaco Federico Basile è quella di una mostra permanente con le sue opere

L’interesse per Messina lo ha dimostrato anche Stefano Reali, tra i protagonisti assoluti della V edizione del Premio Celi. Il noto regista, ma anche sceneggiatore e musicista, ha annunciato l’idea di voler girare un film proprio in città, rievocando la sua storia. Reali, nel corso della tre giorni organizzata dal Cirs, ha presentato a villa Cianciafara il suo libro Shakespeare AENIGMA, argomento che ha incuriosito anche il pubblico presente all’ombra del Palacultura. Il regista racconterà l’incontro all’ospedale Maggiore tra Miguel de Cervantes e John Florio. “Tornerò in questa città per raccontarla in un periodo in cui non era seconda a nessuno”.

Ed ecco la prima sorpresa della serata. A testimonianza della vicinanza delle istituzioni al Cirs e soprattutto alle donne vittime di violenza, i vigili del fuoco di Messina hanno preparato una scenografia da pelle d’oca, calando la bandiera italiana sulla facciata del Palacultura sulle note dell’inno nazionale. Una vicinanza al progetto del Cirs testimoniata anche dal comandante provinciale Felice Iracà.

Entusiasmo a mille per il pubblico più giovane quando sul palco è salita Margherita Aresti, nota in tutt’Italia per essere Nina nella fortunata serie tv “Un professore seconda stagione”. La giovane attrice non ha nascosto l’emozione quando ha ricevuto il Premio alla memoria di Adolfo Celi. Con lei sul palco anche la messinese Amy Pollicino, produttrice Rai e scrittrice.

Il premio Celi non poteva non riservare ampio spazio alla letteratura e all’editoria. E sul palco è stato quasi d’obbligo chiamare Antonella Ferrara, in grado di accendere i riflettori della cultura internazionale su Taormina con il suo TaoBuk la cui recente edizione si è rivelata un successo.

E’ bastato solo il suo cognome per far scattare spontaneamente l’applauso. Così è stato accolto sul palco Jacopo Gassman, apprezzato regista figlio dell’indimenticato Vittorio, amico intimo dello stesso Celi. A seguire ancora musica con le note di Natale Munaò che ieri sera ha deciso di omaggiare Adolfo Celi con la sigla del celebre sceneggiato L’amaro caso della baronessa di Carini.

Il decimo premio è toccato al regista e documentarista Daniele Vicari che vanta diversi riconoscimenti internazionali grazie al suo talento che gli consente di raccontare storie di vite difficili arrivando alla pancia del pubblico.

I premi alla solidarietà

Come detto, il premio Adolfo Celi è soprattutto solidarietà ed è per questo che il Cirs anche quest’anno ha previsto riconoscimenti speciali premi a persone che si sono distinte per spirito di servizio ed attenzione al sociale. Tra queste c’è la prefetta di Messina Cosima Di Stani che ha ricevuto il premio motivato perfettamente dalla stessa Maria Celeste Celi. Premiati per il loro impegno a promuovere la solidarietà anche la giornalista Rai, Antonella Gurrieri, e lo chef Paolo Romeo.

Ma la serata ha voluto anche richiamare il pubblico e sensibilizzarlo su tematiche attuali quanto dolorose come la violenza sulle donne che il Cirs ogni giorno combatte con le attività della sua Casa Famiglia. Ecco perché uno dei premi del Cirs è andato meritatamente al regista messinese Fabio Schifilliti che ha raccontato la storia di Omayma Benghaloum, la mediatrice culturale tunisina brutalmente uccisa dal marito Faouzi Dridi nel settembre 2015 a Messina.

Il gran finale con “Il Paradiso delle signore”

Il gran finale, sulla scia del successo dello scorso anno, ha visto protagonista una delle serie tv più apprezzate dal pubblico: Il paradiso delle signore con il produttore Giannandrea Pecorelli e gli attori Emanuel Caserio, Roberto Farnesi e Gloria Radulescu, nominata madrina della Casa Famiglia del Cirs con la simbolica consegna di una chiave da parte della direttrice Patrizia Raciti. L’attrice romana, infatti, nella serie tv Il Paradiso delle signore interpreta il ruolo di Marta Guarnieri, protagonista di una raccolta fondi proprio per istituire una casa famiglia.

Condividi su
Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email